miércoles, 1 de enero de 2020

Dio non ha creato l'Universo





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Dio non ha creato l’universo

L’astrofisico britannico Stephen Hawking è considerato da molti come l’erede di Isaac Newton e come quest’ultimo è stato cattedratico nell’università di Cambridge. Le ceneri del suo corpo cremato sono state depositate nell’Abbazia di Westminster, vicino a quelli di Charles Darwin e di Isaac Newton.
Nel suo libro del 1988, “Dal Big Bang ai buchi neri” sostiene che l’universo si è formato dal nulla. La sua affermazione, come quella di Darwin, con la teoria dell’evoluzione biologica della nostra specie, nega l’esistenza di un creatore. La teoria è consolidata da altri scienziati, anche dal punto di vista della fisica.    
Infatti, in un altro suo libro del 2010, “Il grande disegno” scritto insieme al fisico americano, Leonard Mlodinow, si conferma la teoria della creazione dell’universo, tramite il Big Bang. L’universo si è creato da solo, dal nulla, principalmente a causa della forza di gravità. Naturalmente, l’asserzione che Dio non ha creato l’universo, ergo non esiste, ha suscitato molte polemiche nel mondo religioso, ma il libro di Hawking è stato accolto come una vittoria della scienza e della ragione.
I computer consentono di simulare i complicati processi che avvengono fra gigantesche masse di materia, governate da imponenti forze gravitazionali, ricostruendo l’origine dei buchi neri più grandi, incastonati nel cuore delle galassie. Una volta i buchi neri, erano ritenuti casi isolati nel cosmo. Poi, si è costatato che la totalità delle galassie ne possiede più di uno nel suo interno, compresa la Via Lattea, nella cui periferia noi viviamo. Il destino delle stelle di grande massa è diventare un buco nero e i più grandi buchi neri sono scaturiti dalla collisione e la fusione di due galassie primordiali, quando l’universo aveva solo poche centinaia di milioni di anni. L’età dell’universo è di 13,7 miliardi di anni.
Un buco nero di poche centinaia di milioni di masse solari, cresce accumulando materia, sino a miliardi di masse solari. La materia del buco nero collassa e si concentra in uno spazio ristrettissimo, sviluppando un’immane forza di gravità, capace di trattenere qualsiasi cosa, compresa la luce, deformando lo spazio tempo e curvando la traiettoria della luce. Hawking, però, nel 1974, aveva teorizzato che la luce poteva sfuggire dai buchi neri, i quali sono invisibili e celano la loro attività, fatta di nubi di polveri e vortici di gas caldi che emanano onde radio. Ci sono tre tipi di buchi neri. Quelli con una massa, quelli che ruotano su se stessi e quelli che non ruotano, ma hanno una carica elettrica.




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