martes, 1 de enero de 2019
Sovrappopolazione
XLIII Exposición Individual de Fotografías: "Mi Segunda Tierra III" del 12 al 27 de Enero, en la Galeria de Arte, MAXART.
Sovrappopolazione
Senza
un’inversione di tendenza, le persone che popoleranno il pianeta terra
nell’anno 2100, saranno undici miliardi. La nostra generazione, per fortuna, non
avrà la sfortuna di assistere a questo catastrofico scenario che si proporrà
agli occhi di quei poveri sventurati, dei nostri discendenti.
La cifra
spaventosamente alta, ingestibile per il nostro pianeta, ci porterà a scenari
apocalittici, con tensioni sociali e guerre per l’approvvigionamento di acqua e cibo, per l’inasprimento della fame nel mondo, per il conseguente inquinamento
e altro. Arriverà il momento in cui la situazione sarà irreversibile e nessuno
potrà gestire tale immane catastrofe.
Le molteplici sciagure
che l’umanità già da qualche tempo sta subendo è dovuta soprattutto alla
sovrappopolazione. L’umanità ha bisogno di un controllo delle nascite. Nel 1950, l’unica città al mondo con più di dieci milioni
di abitanti, era New York. Oggi, ce ne sono trentasei. La crescita più
rapida riguarderà l’Africa sub-sahariana, che passerà dall’attuale miliardo di persone,
a cinque. Nella sola Nigeria, gli abitanti passeranno dagli attuali 200 milioni,
al miliardo di persone. Il legame tra tasso d’istruzione femminile e numero di
figli è inversamente proporzionale. Per esempio, in Ghana, la media di figli delle
donne senza istruzione è di 5,7. La media scende a 3,2 per la popolazione
femminile con istruzione secondaria e a 1,5 per le donne laureate.
I giudizi morali sui sessi non hanno uniformità
di giudizio. Le donne, per istinto, comunemente monogame, ma partoriscono svariati
figli, sono ritenute il bene dell’umanità. L’uomo, per istinto, promiscuo, è
giudicato immorale e talvolta un delinquente. Quello che l’istinto detta, non è
giudicabile, né condannabile, se non provoca danni ad altri esseri.
Il bonobo e lo scimpanzé sono gli esseri viventi geneticamente più vicini
all’uomo. La loro linea evolutiva si è separata da quella degli umani, tra i cinque
e i sette milioni di anni fa. Siamo animali e l’istinto primordiale ci
impedisce di essere fedeli. Il testosterone, poi, aumenta il desiderio che spinge
l’uomo a fare sesso fuori dalla coppia.
Ma la donna ha nelle sue mani, l’ultima parola. Ha la possibilità di
fermare la procreazione in svariati modi e porre un freno alla crescita
demografica smisurata. L’amore non esiste e neanche l’amicizia, ma
ipocritamente, nessuno lo ammette. Quello che l’uomo cerca è passione e sesso, per
coprire la sua atavica solitudine.
Dopo il primo figlio, le donne dovrebbero impiegare il proprio tempo libero nella
coppia e almeno mezza giornata a settimana a se stessi, dedicandosi alle sue passioni, dando sfogo al suo talento, invece di procreare e rendere questo
pianeta sovraffollato e asfittico. Il parto e l’allattamento sono una tortura. Perderete
i contatti con tanti amici e metterete fine ai sogni della giovinezza. I figli
uccidono il desiderio sessuale e talvolta il padre scompare. Fare figli costa
troppo. Dovrete scegliere tra l’essere madre o professionista, poiché fare bene
due mestieri è impossibile. Smaltite il sovrappeso e liberatevi di fardelli
mentali antiquati. Non sposatevi mai, terrete alta la passione. Partorite un solo
figlio. Per ogni figlio non nato, avrete fatto un bene all’umanità e al vostro
pianeta. In piú, i vostri sforzi, indirizzati su un solo figlio, non annacquati da una
prole numerosa, lo faranno diventare una persona di grande livello. La società ha
bisogno di gente di qualità.
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