Questione viva già all’epoca, poiché il rapido avanzamento sia tecnologico che scientifico, supponeva una rapida crescita demografica e di conseguenza, favorire un grande flusso migratorio. Come volevasi dimostrare!
jueves, 1 de noviembre de 2018
La povertá
XLI Exposición Individual de Fotografías: "Los Miserables" del 10 al 25 de Noviembre, en la Galeria de Arte, MAXART.
La povertà é la più grande violenza
Malthusianesimo
L’economista inglese Thomas Malthus (1766-1834) elaborò
una teoria che attribuiva all’aumento demografico, la povertà e la fame nel
mondo. Si tratta del rapporto esistente tra la popolazione e
le risorse naturali disponibili in natura. La sua teoria ipotizza il controllo
delle nascite per impedire la fine delle risorse naturali non rinnovabili.
In un suo saggio del 1798, Malthus sostiene che la
crescita demografica non è ricchezza per lo Stato, come sosteneva la maggior
parte degli studiosi dell’epoca, i quali pensavano che la crescita esponenziale
della popolazione avrebbe determinato un avanzamento per l’umanità. Malthus
afferma che la crescita della popolazione avrebbe portato a uno squilibrio
fatale con le risorse disponibili sul pianeta, come quelle alimentari, avviando
il processo d’impoverimento dell’umanità.
Questione viva già all’epoca, poiché il rapido avanzamento sia tecnologico che scientifico, supponeva una rapida crescita demografica e di conseguenza, favorire un grande flusso migratorio. Come volevasi dimostrare!
Questione viva già all’epoca, poiché il rapido avanzamento sia tecnologico che scientifico, supponeva una rapida crescita demografica e di conseguenza, favorire un grande flusso migratorio. Come volevasi dimostrare!
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