XLVIII Exposición Individual de Fotografías: "Flores V" del 8 al 23 de Junio, en la Galeria de Arte, MAXART.
sábado, 1 de junio de 2019
Il meteorite dello Yucatan
XLVIII Exposición Individual de Fotografías: "Flores V" del 8 al 23 de Junio, en la Galeria de Arte, MAXART.
Il meteorite
dello Yucatan
I paleontologi
dell’Università di Berkeley, in California, con a capo il ricercatore italo americano, Robert
De Palma, nel 2013, hanno ritrovato nel North Dakota, negli Stati Uniti, la
scena congelata dal tempo, di quello che accadde subito dopo l’impatto dell’asteroide
con la Terra, che polverizzò la quasi totalità delle forme viventi, 66 milioni
di anni fa. Un cimitero di animali, ammassati uno sugli altri. Fossili di
pesci, insetti, un mosasauro, un triceratopo, ammoniti e microrganismi marini,
alberi bruciati e conifere.
Al livello della scena
apocalittica è stata rinvenuta una linea scura, composta d’Iridio, elemento
chimico abbondante nei meteoriti e scarso nella crosta terrestre. Poi, nei
milioni di anni successivi, sopra, si sono formate le colline dell’Hell Creek. Quello
strato delimita l’era Cretacica, dal Paleocene, cioè, la fine dell’era dei
dinosauri con l’inizio dell’era dei mammiferi.
Il meteorite, con una
dozzina di chilometri di diametro, entra nell’atmosfera e cade nella zona
dell’attuale Yucatan. L’onda sismica diffondendosi scuote territori molto
distanti e da un mare interno nell’attuale North Dakota, migliaia di chilometri
più a nord, si solleva un’onda gigantesca che spinge sulla terra ferma, migliaia
di creature marine che lo abitavano. Dieci minuti dopo l’impatto, insieme all'arrivo delle onde sismiche, iniziano a scendere dal cielo una pioggia di lapilli
incandescenti, a una velocità di oltre 300 chilometri l’ora, lasciando sulla
superficie crateri a forma di imbuti. Una seconda ondata di detriti più
leggeri, segue la prima, sigillando tutto, per 66 milioni di anni. È la prima
volta che si ritrova una scena di quello che accadde durante l’impatto
dell’asteroide e che ha causato l’ultima grande estinzione di massa sulla terra,
poiché, insieme ai fossili si sono trovate le prove della caduta del meteorite.
La teoria dell’impatto di
un meteorite gigantesco, che decretò la fine dei dinosauri, fu confermata per il ritrovamento massiccio d’Iridio sul costone di una montagna, oltre
quarant’anni fa, a Gubbio, in Italia e datava 66 milioni di anni.
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